Obiettivo
- Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la molteplicità di modi che l’informatica offre per affrontare e risolvere un problema
- Avviare alla progettazione di algoritmi, producendo risultati visibili (anche se nel mondo virtuale)
- Aiutare a padroneggiare la complessità (imparare a risolvere problemi informatici aiuta a risolvere problemi complessi in altre aree)
- Sviluppare il ragionamento accurato e preciso ( la scrittura di programmi che funzionano bene richiede l’esattezza in ogni dettaglio) introdurre, all'interno del percorso curricolare di ambito scientifico-tecnologico, concetti semplici ma basilari di informatica
- Migliorare la comprensione della lingua inglese
- Avvicinare gli studenti e le studentesse allo studio delle discipline STEM
Apprendimento in: Tutt'anno scolastico
L'argomento
L’Italia è uno dei primi Paesi al mondo che ha iniziato, in via sperimentale, l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (coding), usando strumenti risorse e software di facile utilizzo.
Anche il Piano Nazionale Scuola Digitale (una delle “novità” della Legge n. 107 / 2015 c.d. “Buona Scuola”) prevede “un’appropriata educazione al pensiero computazionale, che vada al di là dell’iniziale alfabetizzazione digitale, essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro non da consumatori passivi ed ignari di tecnologie e servizi, ma da soggetti consapevoli di tutti gli aspetti in gioco e come attori attivamente partecipi del loro sviluppo”.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto (PTOF), inoltre, individua, tra gli obiettivi formativi prioritari lo “sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro”.
Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding) in un contesto di gioco.
L’obiettivo non è formare una generazione di futuri programmatori, ma educare i più piccoli al pensiero computazionale, che è la capacità di risolvere problemi – anche complessi – applicando la logica, ragionando passo passo sulla strategia migliore per arrivare alla soluzione.
Attività
L’approccio alla nuova esperienza sarà in modo ludico e creativo, attraverso semplici percorsi rispondenti a comandi di programmazione algoritmica, di carattere trasversale ( le attività pervaderanno quelle disciplinari) e saranno svolte mediante modalità unplugged.
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